Alla fine di settembre 2009, il pubblico di Skopje ha avuto l’opportunità di assistere alla mostra itinerante intitolata Written in Italy (Scritto in Italia). Questa mostra internazionale ha offerto piu di 600 libri di scrittori italiani, tradotti in 37 lingue mondiali tra le quali anche il macedone. Tra i libri esposti, ovviamente erano presenti molte traduzioni dei classici italiani, come Dante, Petrarca, Boccaccio, ma anche opere di autori italiani contemporanei come Moravia, Calvino, Ammaniti, tutti ben conosciuti dal pubblico mondiale. La mostra era stata inaugurata la prima volta a Foggia (nel gennaio 2009) e poi era stata allestita a Roma, a Cordoba (Argentina) e a Leuca (il punto piu meridionale del tacco dello stivale italiano).
Nella nostra città, l’inaugurazione di questo evento importante si è svolta il 28 settembre 2009, nella Biblioteca Nazionale e Universitaria „Sv Kliment Ohridski’’ di Skopje, con la collaborazione della Facoltà di Filologia „Blaze Koneski’’, dell’Università di Foggia e della Società Dante Alighieri di Skopje. All’inaugurazione di questa mostra itinerante è intervenuto, tra le numerose altre autorità, anche l’Ambasciatore della Repubblica d’Italia a Skopje, Donatino Marcon, che ha sottolineato l’importanza di progetti come Written in Italy, che tra le altre cose ha lo scopo di trasmettere un mondo complesso, dominato dal talento e dall’eredita’ culturale della letteratura italiana. L’Ambasciatore Marcon ha parlato anche della forza della lingua italiana, che mai smette di essere ammirata e studiata, e del tentativo serio e coraggioso di questa mostra per conservare il passato, ma innanzitutto proiettarsi verso il futuro.
Fra gli altri relatori c’erano il decano della Facoltà di Filologia, il prof. Maksim Karanfilovski, e la prof.ssa Anastasija Gjurcinova, responsabile del Dipartimento di Italianistica alla stessa Facoltà e Presidente del Comitato Dante Alighieri, che hanno sostenuto quest’iniziativa a piene mani e hanno accettato questa collaborazione. All’inaugurazione della mostra erano presenti più di 250 persone tra le quali filosofi, traduttori, professori, insegnanti, ma soprattutto studenti di lingua italiana. Tra le numerose traduzioni di libri italiani in lingua macedone c’erano Le città invisibili di Italo Calvino, Io non ho paura di Niccolò Ammaniti, Seta di Alessandro Baricco, Canone inverso di Paolo Maurensig, La boutique del mistero di Dino Buzzati e molti altri ancora; tutti proseguiranno questo viaggio e saranno esposti in altri Paesi. Così, la mostra promuoverà anche la nostra cultura e la nostra lingua e non solo quella italiana.
Questa mostra itinerante è rimasta aperta per cinque giorni e in questo breve periodo è stata visitata da più di 700 persone. Da Skopje la mostra ha poi continuato il suo viaggio verso l’Egitto, dove i libri sono stati presentati al pubblico del Cairo. La Società Dante Alighieri di Skopje, sempre presente a questi eventi culturali italiani, ha partecipato attivamente a questo progetto e perciò ha ottenuto un riconoscimento dall’Università degli Studi di Foggia (Italia), promotrice dell’iniziativa, per la partecipazione e per la preziosa collaborazione.
Dario Todorovski