Il 20 ottobre 2009 in occasione della 9a edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo dedicata a L’Italiano tra arte, scienza e tecnologia, il Comitato della Dante Alighieri di Skopje ha organizzato una Serata in omaggio a Leonardo da Vinci. L’iniziativa è stata ideata e realizzata dalla Dante Alighieri di Skopje con la partecipazione del professore e scrittore Aleksandar Prokopiev. Fuori dagli schemi e dai tipici interventi accademici, il prof. Prokopiev ha parlato con calore del grande artista, scienziato, ingegnere, inventore e scrittore italiano come di un ponte tra l’arte e la scienza nella storia dell’umanità. La sua particolare vita professionale è stata segnata dalla sua personalità altrettanto particolare e curiosa. La figura di Leonardo è sempre stata avvolta da un alone di mistero, sia per la sua singolare personalità, sia per l’incredibile poliedricità dei suoi interessi, che suscitano ancora oggi curiosità.
Non mancano nel suo personaggio alcuni lati “oscuri“, che possono suscitare incertezze e perplessità, come i metodi con cui riusciva a condurre le sue indagini anatomiche, o il suo approcciomateriale e immanente, quasi agnostico, così anticipatore dei tempi. Si pensi alla richiesta fatta e ottenuta dagli ospedali di Firenze, Milano e Roma di dissezionare i cadaveri e studiare e disegnare l’anatomia del corpo, oppure alle visite ai campi di guerra che faceva con i podestà presso i quali era in servizio e i disegni dei cadaveri dei soldati. A ciò va aggiunta la scrittura criptica da destra a sinistra, la cosiddetta scrittura speculare, tale da poter esser letta facilmente solo ponendo i fogli davanti a uno specchio e l’abitudine di inventare, per divertimento, frasi in codice, anagrammi e rebus. Questa fervida mente umana, questo spirito curioso era guidato soprattutto dalla voglia di osservare la natura ed era accompagnato da un profondo rispetto della vita. Infatti Leonardo era vegetariano e spesso acquistava uccelli chiusi in gabbia per poterli liberare nei campi. Egli ha studiato le funzioni meccaniche dello scheletro e la forza dei muscoli e viene considerato precursore della biomeccanica. Ha fatto disegni del cuore, del sistema vascolare, degli intestini ed i primi disegni scientifici di un feto in utero. Altrettanto importante fu la sua attività come ingegnere. Nella lettera di raccomandazione che scrisse a Lodovico il Moro, Leonardo spiega di essere capace di creare qualsiasi tipo di macchina da protezione e assedio di una città. Disegnava mappe, abilità che gli assicurò l’incarico presso Cesare Borgia. Lo affascinava il fenomeno del volo e fece molti studi sul volo degli uccelli e disegni di macchine da volo. Tra le sue invenzioni ricordiamo la realizzazione dell’idea dell’uso industriale dell’energia solare, mediante l’utilizzo di specchi concavi per riscaldare l’acqua, l’idea dell’ elicottero, pompe idrauliche ecc. La sua visione del mondo non era mistica, ma piuttosto logica. Il suo approccio alla scienza si basava sull’osservazione e la descrizione dettagliata e non entrava in spiegazioni teoriche. Seguiva chiari metodi scientifici che utilizzava poi nelle arti e soprattutto nella pittura.
La pittura, per Leonardo, è scienza. Leonardo studiò per primo in Europa la possibilità di catturare l’immagine dal vero su un foglio di carta, con la cosiddetta camera oscura leonardiana. Egli inoltre fu tra i pionieri dell’uso della pittura a olio in Italia, che usava essenzialmente in tecniche miste, soprattutto per i ritocchi. Leonardo si dimostrò inventore anche nella scrittura. Considerato un archetipo dell’uomo rinascimentale, Leonardo lasciò un’immensa eredità considerata patrimonio mondiale. A parte le opere artistiche, ricordiamo i famosi manoscritti. Oggi esistono oltre 8.000 fogli di appunti, ovvero più di 16.000 pagine, con molte decine di migliaia di disegni lasciati da Leonardo, ma si ritiene che siano solo una piccola parte di ciò che ha scritto e disegnato.