AI caro Amico Boris Petkovski,
Dopo l’ultima telefonata dove le nostre voci si unirono tramite la creatività tecnica, ora ti scrivo questa lettera che il mio pensiero attraverso la strada dei ricordi ti trasmetterà nelle non dimensioni, dove l’amore contiene io sé l’infinito.
Il sogno che hai perseguito per tutta la vita di raggiungere la sorgente dell’arte si è manifestato. Ora sei dove i grandi maestri di tutti i tempi, di tutti i luoghi terreni, che hai amato sono con te per condurrti al di là della porta dell’eternità nella luce. Sul filo dei ricordi ho appeso dei fogli di carta , come ad asciugarli, vi ho scritto del nostro primo incontro avvenuto nella colonia artistica in Erzegovina, a Pocitelj, e di tanti altri incontri, l’ultimo in agosto dell’anno 2004 dove, unendo il tuo desiderio e il mio, abbiamo collocato davanti al Museo d’arte moderna, che con tanto sacrificio hai fatto realizzare, l’opera scultorea “L’anima del poeta”…
Non sarai contrario se con questa mia lettera colgo l’occasione di rivolgere al nostro amico, il sindaco di Skopie, e a tutta la cultura macedone l’invito ad intitolare il Museo al tuo nome in modo che quando a Skopie si guarderà verso l’alto, nel profondo del cielo, non si vedrà una fortezza a difesa o ad offesa verso il prossimo, bensì il tempio dell’Arte proiettato in direzione della costruzione della casa comune dei popoli dove l’armonìa creativa è la chiave per aprire la porta.,.
…Caro Boris…
…ricordo quella sera a Struga…
…quando tutti i poeti…
…sussurravano i loro pensieri…
…al silenzio della notte…
…noi seduti al tavolo..
…del bar in riva al lago…
… abbiamo discusso,,,
… di colori senza contrai
…di volumi…
…laetri formaè…
…la variabile creativa…
…dell’uomo…
…le nostre voci…
.. .trascinate dalle acque nere…
…del fiume Drim…
… quella sera senza luna…
…si trasformarono in coro …
…a bocca chiusa…
…generando nenie…
…per far addormentare…
…le stelle…
…con un filo invisibile…
…le univamo…