Istituto Dante Alighieri, Skopje

 

LA DANTE DI SKOPJE SUL GIORNALE ISTRIANO “LA VOCE”

(17.10.2015, sabato, Quotidiano italiano dell’Istria e dell’Quarnero)

INTERVISTA ALLA PROFESSORESSA ANASTASIJA GJURCINOVA

A cura di Luka Zivkovic

Neanche ho il tempо di depositare il mio zaino nello sgabuzzino che devo correre a incontrare la signora Anastasiја Gjurcinova, docente al Dipartimento d’italianistica presso l’Università “Santi Cirillo e Metodio” di Skopje. Luogo dell’incontro: piazza (plostad) Macedonia, la piazza principale della capitale, dove veglia imponente l’enorme monumento ad Alessandro Magno. “La piazza è cambiata completamente da poco meno di cinque anni a questa parte. Non c’è nemmeno bisogno di dire che preferivo la vecchia versione”, puntualizza la signora Anastasija non appena arrivata.

Entrati nel celebre palazzo Ristic, uno dei pochi sopravvissuti al terremoto del 1963, saliamo le scale fino ad arrivare al terzo piano. Nell’ufficio noto subito la bandiera macedone e quella italiana.

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Dove ci troviamo esattamente?

“Siamo nella sede linguistica dell’Istituto Dante Аlighieri di Skopje dove attualmente ricopro l’incarico di presidente. Dividiamo questi uffici con l’ICE (Istituto di commercio estero) e siamo in pratica l’unico ente culturale italiano in città. L’Istituzione esiste dal 1999. Al momento ha 120 soci e una decina di collaboratori, organizza eventi culturali, tiene corsi di lingua, supporta la certificazione PLIDA e pone spesso l’accento sugli aggiornamenti professionali.In questo modo l’istituto cerca di coinvolgere il maggior numero di docenti di italiano e sviluppare ancora di più le loro qualifiche e conoscenze per il mestiere di insegnante. Ѐ stata stipulata una convenzione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, che dura da tre anni e che promuove laboratori Itals e Ditals grazie ai quali abbiamo il piacere di ospitare spesso illustri formatori e professori che insegnano la didattica dell’italiano L2/ LS (ovvero come insegnare l’italiano agli stranieri). In questo modo l’istituto cerca di coinvolgere il maggior numero di docenti di italiano e sviluppare ancora di più le loro qualifiche e conoscenze per il mestiere di insegnante. Più insegnanti in giro possono significare, un giorno, più italiano nelle scuole statali . Il certificato che si riceve da questo corso è prestigioso, ma anche esigente. Devo anche ricordare, che quest’anno abbiamo avuto anche il grande onore di essere stati scelti, insiemе ai Comitati DA di Malaga e Tunisi per partecipare al progetto ‘La Dante al premio Strega’, potendo votare il miglior romanzo”.
Lo scrittore Giacomo Scotti ha avuto solo parole d’elogio per lei.

“Gliene sono grata. Ѐ una persona che da cinquant’anni s’impegna a presentare al suo pubblico la letteratura macedone e i nostri più rinomati scrittori. Inoltre, è uno dei vari scrittori italiani che, come anche Sanguineti, Accrocca o Sanesi ha partecipato al Festival della poesia di Struga”.

L’italiano a Skopje?

“Ѐ una lingua molto amata sia qui che nel resto del Paese, soprattutto dai giovani. Grazie alla Rai, ma anche ad altre fonti, i macedoni hanno cominciato a conoscere e apprezzare molte cose dell’Italia. Purtroppo, però, non è vista come una lingua che potrebbe garantire l’esistenza qui in Macedonia, per cui l’interesse è un pò scemato negli ultimi dieci anni. La lingua è inserita a livello scolastico, ma non è presente in tutte le scuole e ciò limita le opportunità degli insegnanti sul mercato del lavoro. La combinazione più frequente nelle scuole è inglese/tedesco, ma noi lottiamo sempre per inserirvi ancora di più l’italiano. Abbiamo inviato anche una petizione al ministro prima delle ferie. Vedremo…”.

E a livello universitario?

“La lingua e letteratura italiana a livello universitario, in Macedonia si studiano dal 1959 a Skopje, Tetovo e Stip, mentre come lingua straniera anche in alcune altre università private. Qui a Skopje la cattedra d’italianistica vera e propria esiste già dal 1997, mentre nel 2010 abbiamo staccato l’italiano dalle altre lingue romanze, creando un vero e proprio Dipartimento, del quale ho avuto l’onore di essere la prima direttrice. Disponiamo di un centro multimediale italo-macedone (assicurato con i fondi di una donazione italiana) dove abbiamo un’aula di ottanta posti, attrezzata con cabine e cuffie per i traduttori, che si usa molto spesso anche per le lezioni online e per le videoconferenze con le università italiane, tra le quali spicca la forte collaborazione con quella barese. Oltre a quest’aula, abbiamo anche una biblioteca e tre uffici per i docenti e devo ammettere che gli altri dipartimenti sono un pochino invidiosi”, ammette Anastasija Gjurcinova, contenendo un orgoglioso sorriso e e aggiungendo che “i nostri laureati, finiti gli studi, possono lavorare sia come insegnanti sia come traduttori e interpreti”.

Per finire, una previsione per il futuro?
“Si può fare ancora molto e noi cerchiamo di migliorare di giorno in giorno. Quello che mi rende felice è la forte sinergia tra l’Ambasciata d’Italia, la “Dante Alighieri” e il Dipartimento di lingua e letteratura italiana della Facoltà “Blaze Koneski” (Università “Cirillo e Metodio”) di Skopje. Speriamo di continuare così”.

 

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