Addio ad Ettore Scola
Serata omaggio al maestro del cinema italiano
Il 3 febbraio, alle ore 17, presso la nostra sede in piazza Macedonia, si è tenuta una serata – omaggio al regista recentemente scomparso – Ettore Scola. A tale proposito, una decina di ospiti, tra cui soprattutto studenti e collaboratori della Dante, si sono incontrati davanti allo schermo, per godere della proiezione di uno dei film più rappresentativi del regista – “La Famiglia” del 1987.
La serata, anticipata da una breve premessa sulla vita e sui meriti di Scola nell’ambito del cinema, nonché della cultura italiana in generale, si è conclusa con una commovente scena finale del film che ha scatenato emozioni e riflessioni profonde tra i presenti. Il pubblico non è certo rimasto indifferente alla storia illustrata, tantomeno al suo forte messaggio di vita e di valori familiari, il quale spesso costituisce un suggesitivo sottotesto nella sua filmografia.
Ricordando l’opera del regista, e quindi ripercorrendo i successi di una carriera decisiva per l’affermazione del cinema italiano а livello mondialе, è stata sottolinata, tra l’altro, la sua capacità di aver saputo raccontare, con uno sguardo ironico ma caloroso, la storia attuale del proprio paese. Prendendo spunto da concetti come la storia e il tempo che scorre incessamente, Scola ha ritratto sullo schermo l’Italia con tutti i suoi vizi e virtù, tutto in bilico tra brutalità e sentimenti, umorismo e drammatico realismo. È proprio per questo che i suoi film sono considerati capitoli di un grande romanzo che hanno spesso per tema il lato buffo dell’esistenza, fatto che lo rende riconoscibile dall’epiteto “maestro della risata amara”.
Con Ettore Scola insomma, scompare il protagonista del cinema italiano dell’ultimo secolo. La sua morte lascia un enorme vuoto nella cultura italiana in quanto porta la chiusura di una delle più lunghe e rappresentative stagioni cinematografiche d’Italia. Comunque sia, il ricordo di lui resta sempre vivo nel mondo dello spettacolo, soprattutto grazie ai suoi capolavori come: C’eravamo tanto amati (1974), Brutti, sporchi e cattivi (1976), Una giornata particolare (1977), La terrazza (1980) e La famiglia (1987). Sono tutte delle regie che lo hanno reso vincitore di alcuni dei più importanti riconoscimenti nei maggiori Festival internazionali del Cinema come quello a Venezia, Cannes, Moscа.
Ма noi ci chiediamo, esiste veramente un riconoscimento maggiore di quello di saper produrre un pezzo d’arte cosi potente che, a prescindere delle distanze temporali, riesca ancora a rabbrividire il pubblico e a rubare qualche lacrima ai presenti, proprio cosi come ci ha lasciati perplessi pure noi dopo questa bella e commovente serata del cinema.
Riposa in pace, maestro!
Magdalena Popovska