Istituto Dante Alighieri, Skopje

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Si è tenuto a Milano, dal 25 al 27 settembre al Museo Diocesano e presso l’Auditorium Padiglione Italia di Expo2015, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’LXXXII Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri, appuntamento biennale della Società che dal 1889 promuove la diffusione della lingua italiana nel mondo.

“Alimentare la presenza dell’Italia nel pianeta” è stato il tema del congresso milanese che quest’anno cade in concomitanza con due straordinari eventi per l’Italia: il 750° anniversario della nascita Sommo Poeta ed Expo 2015.
Il Congresso, nel corso del quale si sono definite le linee della politica culturale e linguistica della “Dante”, ha visto la partecipazione di illustri relatori, quali Mario Giro, sottosegretario del MAE, Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, Luca Serianni, linguista dell’Universita’ La Sapienza di Roma, Claudio Marazzini, presidente dell’Accademie della Crusca, e con un intervento sabato 26 settembre, anche il Presidente della Repubblica d’Italia, Sergio Mattarella.
I temi che sono stati discussi nelle sessioni milanesi comprendono: l’insegnamento della lingua italiana per stranieri; il processo di internazionalizzazione del Paese attraverso la creazione di una rete di simpatizzanti dell’Italia; la valorizzazione e il rafforzamento della rete dei Comitati della “Dante”; il coinvolgimento dei giovani nella vita della “Dante” degli anni a venire.

Nel suo intervento il presidente Mattarella ha chiesto di insegnare l’italiano anche agli immigrati, dichiarando: “Oggi, in un contesto storico in cui siamo passati da Paese di emigrazione a Paese di transito e, in parte significativa, di immigrazione, mantenere vivo l’italiano è una missione che trova nuove ragioni”, e ha sottolineato che “l’italiano è diventato la lingua della reciproca comunicazione. Comunicazione significa conoscenza e la conoscenza abbatte i muri della diffidenza e della paura”.
Nella stimolante relazione dal titolo Abitare una lingua, amare un mondo, il nuovo presidente della Dante Alighieri, Andrea Riccardi, ha tracciato le linee guida della nuova Dante Alighieri. Queste linee ruotano tra alcuni obiettivi: suscitare italofonia e italsimpatia nel mondo; trasformare l’atteggiamento dell’Italia e degli italiani dall’introversione all’estroversione.
Il presidente ha messo in evidenza che dagli inizi la missione della Dante è stata coltivare, connettere, alimentare, “pezzi della patria” fuori dai confini. Questa è la missione originaria della Sede centrale di Roma (nell’antico Palazzo Firenze, ambasciata toscana presso i papi), ma anche dei quasi cinquecento comitati nel mondo. Si è chiesto, in questo Congresso, come realizzare tale missione nel quadro del mondo globale, che rapido sposta frontiere, crea ponti, ma anche realizza appiattimenti e nuovi muri.
Uno degli aspetti della crisi italiana, ha ricordato Riccardi, “è il fatto che non ci siamo ristrutturati rapidamente sulle frontiere del globale, anzi abbiamo vissuto una vera introversione, e la globalizzazione ci ha sorpresi introversi, preoccupati… La nostra frontiera, la lingua, subito ha registrato – come un sismografo – le scosse del mondo globale in affermazione: prima tra tutte la diffusione dell’inglese, e la posizione dell’italiano non era scontata, anzi sfidata.” Perciò, l’attività della Dante Alighieri si colloca nella prospettiva dell’estroversione italiana: “domanda di lingua e cultura, interesse per l’Italia, insomma domanda del mondo, del prodotto, dello stile italiano, del vivere italiano. Estroversi all’altezza di un mondo globale.”
“L’Italia”, ha sottolineato in conclusione il presidente Riccardi, “ha risorse: un mondo di immigrati e discendenti di immigrati, ‘pezzi’ di Italia ovunque, settori di italofoni e italsimpatetici, estimatori, gente che lavora con noi, cultori del nostro mondo. Per far amare l’Italia, i suoi prodotti e la sua terra, occorre investire nel creare italsimpatia e nell’accrescere l’italofonia. Italofonia, italsimpatia sono il modo italiano di camminare per le strade del mondo.”
Infine, è stato deciso di organizzare il prossimo congresso della Società a Buenos Aires, in Argentina, nel 2017.

Nel dibattito dei Comitati della Dante, tenutosi nell’ambito del Congresso di Milano, ha preso parte anche la prof.ssa Anastasija Gjurcinova, che ha presentato le particolarità della presenza italiana in Macedonia e le varie attività dell’Istituto Dante Alighieri di Skopje.
Per ulteriori informazioni sul congresso:
http://ladante.it/106-speciale-congresso-milano-2015/249-rassegna-stampa.html