Istituto Dante Alighieri, Skopje


Sonja Stojmenska- Elzeser Una parola divenuta comune nel vocabolario della lingua russa, tramite l’attività dell’avanguardia russa e, in particolar modo, dei futuristi russi, diventa un concetto teorico letterario, dietro il quale è nascosta un concetto profondo, ancora provocatorio e non sufficientemente percepito, dell’arte della parola scritta o dell’arte in generale. Il TRASMENTALE (ZAUM) indica qualcosa che è “fuori della mente”, del razionale, qualcosa che è insensato. Secondo il vocabolario della […]

Vladimir Martinovski Noi affermiamo che la magnificenza del mondoSi è arricchita di una bellezza nuova.La bellezza della velocità.F. T. Marinetti Prima di considerare una delle portanti sfide estetiche del Futurismo nelle arti pittoriche, sarebbe opportuno fare un giro, almeno per un attimo, su un veicolo, il più veloce possibile (magari su un bolide da corsa o in aereo, però nella cabina di pilotaggio). Quanto più veloce si muove il nostro […]

[…] Col nostro movimento sintetista nel teatro, noi vogliamo distruggere la Tecnica, che dai Greci ad oggi, invece di semplificarsi, è divenuta sempre più dogmatica, stupidamente logica, meticolosa, pedante, strangolatrice. Dunque: E’ stupido scrivere cento pagine dove ne basterebbe una, solo perché il pubblico per abitudine e per infantile istintivismo, vuol vedere il carattere di un personaggio risultare da una serie di fatti e ha bisogno di illudersi che il […]

1912 In aeroplano, seduto sul cilindro della benzina, scaldato il ventre dalla testa dell’aviatore, io sentii l’inanità ridicola della vecchia sintassi ereditata da Omero. Bisogno furioso di liberare le parole, traendole fuori dalla prigione del periodo latino! Questo ha naturalmente, come ogni imbecille, una testa previdente, un ventre, due gambe e due piedi piatti, ma non avrà mai due ali. Appena il necessario per camminare, per correre un momento e […]

1915 F.T. MARINETTI Quest’odio, appunto, contro la tirannia dell’amore, noi esprimemmo con una frase laconica: “il disprezzo della donna”. Noi disprezziamo la donna, concepita come unico ideale, divino serbatoio d’amore, la donna veleno, la donna ninnolo tragico, la donna fragile, ossessionante e fatale, la cui voce, greve di destino, e la cui chioma sognante si prolungano e continuano nei fogliami delle foreste bagnate di chiaro di luna. Noi disprezziamo l’orribile […]

di Filippo Tommaso Marinetti, Francesco Cangiullo, 11 ottobre 1921 Abbiamo glorificato e rinnovato il Teatro di Varietà. Abbiamo nel Teatro Sintetico distrutto le preoccupazioni di tecnica, verosimiglianza, logica continuata e preparazione graduata. Abbiamo nel Teatro Sintetico creato le nuovissime miscele di serio e di comico, di personaggi reali e irreali, le compenetrazioni e le simultaneità di tempo e di spazio, i drammi d’oggetti e le dissonanze, le immagini sceneggiate, le […]

Risposta a F.T. MARINETTI di Valentine de Saint-Point, 1912 L’Umanità è mediocre. La maggioranza delle donne non è né superiore né inferiore alla maggioranza degli uomini. Sono uguali. Meritano entrambe lo stesso disprezzo. Nel suo insieme, l’umanità non è mai stata altro che il terreno di coltura donde sono scaturiti i geni e gli eroi dei due sessi. Ma vi sono nell’umanità, come nella natura, momenti più propizi a questa […]

di Filippo Tommaso Marinetti Contro la pastasciutta Il Futurismo è stato definito dai filosofi “misticismo dell’azione”, da Benedetto Croce “antistoricismo”, da Graça Aranha “liberazione dal terrore estetico”, da noi “orgoglio italiano novatore”, formula di “arte-vita originale”, “religione della velocità”, “massimo sforzo dell’umanità verso la sintesi”, “igiene spirituale”, “metodo d’immancabile creazione”, “splendore geometrico veloce”, “estetica della macchina”. Antipraticamente quindi, noi futuristi trascuriamo l’esempio e il mònito della tradizione per inventare ad […]

Avevamo vegliato tutta la notte – i miei amici ed io sotto lampade di moschea dalle cupole di ottone traforato, stellate come le nostre anime, perché come queste irradiate dal chiuso fulgòre di un cuore elettrico. Avevamo lungamente calpestata su opulenti tappeti orientali la nostra atavica accidia, discutendo davanti ai confini estremi della logica ed annerendo molta carta di frenetiche scritture. Un immenso orgoglio gonfiava i nostri petti, poiché ci […]

“Il Futurismo non poteva nascere che in Italia”, ha dichiarato in un’occasione Aldo Palazzeschi, uno dei più dotati poeti vicini a questo movimento. La dichiarazione di Palazzeschi si basa sul fatto che l’Italia è quasi sempre stata un Paese volto verso il passato, avendo sulle spalle la grande e gloriosa tradizione romana, nonché una notevole densità sul suo suolo di opere artistiche di diverse epoche storiche. Proprio questa ossessione della […]