Istituto Dante Alighieri, Skopje

Nel 2009 l’Università “SS. Cirillo e Metodio“ ha celebrato il cinquantenario degli studi di Italianistica. In omaggio a questo evento di notevole importanza per la nostra Università, la Cattedra di lingua e letteratura italiana, presso la Facoltà di Filologia “Blaze Koneski“ di Skopje, ha ospitato il Convegno internazionale dedicato alla lingua, alla letteratura e alla cultura italiana. L’iniziativa, nata principalmente per celebrare il giubileo degli studi di italianistica, ha rappresentato, inoltre, un’ottima occasione per conferire riconoscimenti e onorificenze a tutti i professori, locali e italiani, che hanno dato un contributo enorme per il progresso e per l’avanzamento degli studi di italianistica. A tal riguardo, nel giorno dell’inaugurazione, dopo i saluti ufficiali affidati al Rettore e al Preside della Facoltà di Filologia “Blaže Koneski“ e dopo la breve sessione plenaria dedicata al profilo storico della Cattedra, presieduta dalla professoressa Aleksandra Sarzoska di Skopje (Il lettorato della lingua italiana dai suoi inizi a oggi) e dal professore Nullo Minissi di Napoli (La cattedra d’italiano e la formazione al metodo critico), è stato conferito al professore Augusto Fonseca un Dottorato honoris causa, come alto riconoscimento per il suo ruolo accademico nel periodo originario degli studi di italianistica a Skopje. Il contributo e l’ impegno del dott. Fonseca e dei suoi collaboratori hanno contribuito a far diventare la Cattedra di Italianistica un‘importante e stimata struttura didattica nell’ambito dell’Università, volta allo studio e alla promozione della lingua e della letteratura italiana.  Dal punto di vista organizzativo, il Convegno è stato suddiviso in quattro sessioni parallele:

  • Due sessioni linguistiche dal titolo Le strutture grammaticali, gli usi e l’insegnamento della lingua e Le strutture lessicali, fraseologiche e paremiologiche con i seguenti interventi:

    Saša Moderc (Belgrado), L’opposizione determinato/indeterminato in italiano e in serbo;
    Mira Trajkova e Aleksandra Sarzoska (Skopje), Di alcune abbreviazione nella lingua italiana e francese e il loro uso nell’insegnamento delle lingue straniere;
    Luciana Guido Srempf (Skopje), Il riscatto della retorica nella comunicazione pubblicitaria;
    Francesco Mangiapane Boite, Io sono Gandhi, io sono Telekom: analisi semiotica di uno spot istituzionale di Telekom Italia
    Mila Samardžic (Belgrado), Composti binominali fra l’arricchimento lessicale e l’economia sintattica;
    Mirella Conenna (Bari), Metodi di classificazione e comparazione multilingue dei proverbi;
    Zvonko Nikodinovski (Skopje), La vita e la morte nei proverbi italiani;
    Isabella Chiari (Roma), Le polirematiche nel lessico musicale italiano: tipologie, caratteristiche e uso;
    Radica Nikodinovska (Skopje), Il verbo “fare“ nella fraseologia italiana;
    Radmila Lazarevic (Niksic), Un rapporto di tutti i colori: modi di dire e collocazioni contenenti termini cromatici in italiano e serbo;
    Paul Danler (Vienna), Il divenire delle collocazioni;
    Ruska Ivanovska-Naskova (Skopje), Progettazione e costruzionedi un corpus parallelo italiano-macedone.

  • Due sessioni letterarie dal titolo Confronti e riflessioni con gli interventi di

    Luan Starova (Skopje), Di un’amicizia europea: Nullo Minissie Blaže Koneski;
    Giacomo Scotti (Fiume), I miei incontri con la Macedonia, lasua letteratura, i suoi poeti e scrittori;
    Ricardo Campa (Siena), Il sortilegio letterario;
    Maria Pagliara (Bari), Giuseppe Tomasi di Lampedusa: unsiciliano d’Europa;
    Anastasija Gjurcinova (Skopje), Decolonizzazione e intercultura:studi italiani di letteratura comparata e il loro impattoin Macedonia;
    Vanna Zaccaro (Bari), Il canone e le scritture femminili. Leeccentriche;
    Zosi Zografidou (Salonicco), La figura di Don Abbondio nei“Promessi Sposi“;
    Irena Lama (Tirana), La ricezione dell’opera di Dino Buzzati inAlbania;
    Konstantina Boubara (Salonicco), L’enigma dell’io di GiovanniPascoli;
    Aleksandra Zabjek (Napoli) , A ciascuno il suo: il destino dicerte nazioni;
    Tatjana Filipovska (Skopje), L’evoluzione della raffigurazionefestiva della pittura veneziana.L’incontro si è concluso con la sessione dedicata ai giovani italianisti,che comprendeva sia la parte linguistica che quella letteraria,a cui sono intervenuti
    Irina Talevska (Skopje), I sommersi e i mai salvati (alla ricercadell’assiologia della verità (in) esistente);
    Katerina Sotirova (Skopje), Simulacri e simulazione nelleopere “Così è (se vi pare) e Enrico IV di Luigi Pirandello“;
    Katerina Milenova (Skopje), Marco Polo attraverso i secoli.L’intertestualità nell’opera “Le città invisibili“ di Italo Calvino;
    Branka Nikolovska (Skopje), Strategie di comunicazione el’interlingua;
    Branka Grivcevska (Skopje), L’uso del congiuntivo in italianoe in macedone;
    Elena Filipovska (Skopje), Imparare ad insegnare;
    Dijana Nikodinovska (Stip), I proverbi quali unità discorsive;
    Vesna Petrova (Stip), L’analisi del lessico usato dai giovaniitaliani;
    Sanja Apostolska (Univerità Europea, Skopje), L’influenzaglobale della lingua italiana.

Il Convegno, grazie al programma breve ma piuttosto intenso, è riuscito mettere a confronto temi, pareri ed esperienze. Nell’occasione, la Facoltà di Filologia “Blaze Koneski“ di Skopje è riuscita a creare un ambiente di scambio interculturale grazie alle competenze di lingua italiana dei partecipanti. Inoltre, la suddivisione dei lavori del Convegno in cinque sessioni – due linguistiche, due letterarie e una dedicata ai giovani italianisti – ha permesso il confluire di diverse competenze, proponendo una panoramica su argomenti abbastanza specifici e creando una correlazione tra le varie esperienze accademiche.

Il Convegno, intitolato 50 anni di studi italiani, ha reso palese la crescita intellettuale della Cattedra e la strategia della stessa tesa a fornire un valido sostegno istituzionale e funzionale al raggiungimento di quel fondamentale obiettivo che è rappresentato dal miglioramento e dalla valorizzazione delle proprie potenzialità da una parte, e della lingua e cultura italiana nel suo insieme, dall’altra.

Katerina Milenova